JAZZNOSTOP 2019 da martedì 19 marzo, iscrizioni entro il 14 marzo
Pubblicato il 21 febbraio 2019 • Cultura • Piazza Guglielmo Marconi, 16, 30032 Fiesso VE, Italia
JAZZNOSTOP giunge nel 2019 alla 16a edizione ed è una rassegna musicologica e percorso d’ascolto organizzato dal Comune di Fiesso d’Artico e ideato dalla Biblioteca Primo Maggio. Alcune delle voci più autorevoli della musicologia afroamericana, in ambito nazionale e internazionale, incontrano il pubblico di Jazznostop e presentano il loro prezioso contributo a “IMMAGINI JAZZ”, titolo della rassegna di quest’anno.
È uno sconfinato viaggio in cui la musica dialoga con le immagini e l’immagine: smonta quella del mito di Armstrong con Stefano Zenni, ricostruisce quelle della pittura di Basquiat nel dipinto King Zulu con Francesco Martinelli, propone il punto di vista descrittivo di Marcello Piras, incontra gli scatti presentati da Luca Bragalini ripercorrendo un secolo di fruttuosa convivenza tra jazz e fotografia.
La partecipazione agli eventi, tutti in Sala Consiliare di Fiesso d’Artico alle ore 20.45, è gratuita, ma è necessaria l’iscrizione entro giovedì 14 marzo 2019 a biblioteca@comune.fiessodartico.ve.it.
La realizzazione di Jazznostop è possibile grazie al sostegno di Fondazione Riviera Miranese, alla collaborazione di Veneto Jazz, al supporto tecnico di Hotel Villa Giulietta.
LE CONFERENZE
martedì 19 marzo
OLTRE LA MASCHERA
Le immagini molteplici di Louis Armstrong
Relatore: Stefano Zenni
Louis Armstrong è stato non solo uno dei musicisti più popolari del XX secolo, ma anche una maschera in dilatamento riconoscibile, associata a un certo tipo di artista afroamericano. In questa conversazione, con ascolti, immagini, filmati e nuove ricerche, Stefano Zenni prova a smontare quella maschera, a comprenderne la storia e a scoprire l’artista e l’uomo più profondi.
martedì 26 marzo
KING ZULU
La lezione di storia del jazz di Jean-Michel Basquiat
Relatore: Francesco Martinelli
Del grande dipinto del 1986, King Zulu di Basquiat, vengono analizzate le fonti iconografiche, la loro relazione con la musica e il modo in cui Basquiat le ha modificate e riutilizzate per raccontare la sua storia, disseminando il dipinto di indizi nascosti. Attraverso ascolti e visioni si arriva a una comprensione del dipinto come commento sulle radici e sullo sviluppo del jazz, nell'ambito della complessa trama della cultura africano-americana e della creatività nelle Americhe.
martedì 2 aprile
ASCOLTARE CON GLI OCCHI, GUARDARE CON LE ORECCHIE
La sfida del jazz descrittivo
Relatore: Marcello Piras
La musica jazz viene insegnata oggi come una pura geometria di scale e accordi. Ma fin dagli inizi è stato tutt’altra cosa. Aveva infatti ereditato dalla musica romantica dell’America Latina e dal mondo anglosassone vari tipi di descrittivismo: alcuni più ingenui, aneddotici, spesso basati su onomatopee, accanto ad altri tipi più complessi e concettosi, che implicano un vero e proprio sottotesto verbale. La conversazione di Marcello Piras illustra e decifra alcuni casi esemplari di composizione jazz descrittiva, attinti da diverse epoche e vari stili.
venerdì 12 aprile
BLUES IN 35 MILLIMETRI
Il jazz e la fotografia
Relatore: Luca Bragalini
Quando il jazz lancia al mondo i suoi primi vagiti la fotografia è già una signora di mezza età. Eppure i due da subito trovano un punto di incontro, un amore che si sarebbe rinnovato decennio dopo decennio; dagli scatti dei pionieri del jazz degli anni Dieci/Venti alle prime copertine su riviste fotografiche degli anni Trenta/Quaranta, dalle prime cover di dischi degli anni Cinquanta ai primi libri dei maestri della fotografia interamente dedicati alla musica sincopata.
Un viaggio di immagini, ma anche di suoni e alcuni di questi ultimi, come si scoprirà, assolutamente inediti...