Marcello Piras, padre della musicologia afroamericana in Italia, incontra il pubblico di Jazznostop

Pubblicato il 11 aprile 2017 • MusicaPiazza Guglielmo Marconi, 16, 30032 Fiesso VE, Italia

martedì 18 aprile, ore 20.45

Sala Consiliare di Fiesso d'Artico

LA FABBRICA DELLE BALLE

La storia della musica e i campi di cotone

Relatore: Marcello Piras

Fin dall’antichità gli umani hanno inventato favole sulla musica, e in particolare sulle sue origini, di solito attribuite a dèi o semidèi del tutto - o in parte - immaginari. Può sembrare strano, ma in epoca moderna l’abitudine non è scomparsa: anche il jazz, il blues o il rock sono stati avvolti con cura in un incarto di miti, cioè di menzogne. Marcello Piras sta ora scrivendo una nuova storia della musica, fondata su basi oggettive, in cui demolisce molti di questi miti e mostra in che modo si siano formati, trasmessi, consolidati e stratificati l’uno sull’altro. Emerge così, a sorpresa, come la fabbrica dei miti contemporanei sia in realtà l’erede diretta di quelle che crearono, conservarono e consolidarono i miti antichi: religioni e ideologie, nazioni e imperi si sono passati il testimone tra loro nell’usare la musica come mezzo per imporre, far radicare e diffondere le rispettive visioni del mondo. In questo, nessun potere appare senza macchia: nessuno di essi ha esitato a mentire, ingannare, falsificare, cancellare e riscrivere documenti, e perfino uccidere. L’epoca in cui viviamo è in molti casi la prima a disporre dei mezzi tecnici e concettuali per scoprire i delitti perfetti del passato lontano, o di ieri.

NOTE BIOGRAFICHE

Marcello Piras

Marcello Piras (Roma 1957) è uno dei più autorevoli studiosi italiani di jazz e musiche nere in generale. Dal 1974 la sua attività abbraccia numerosi campi di ricerca, dalla archeologia della musica alla storia e prassi esecutiva della musica colta afroamericana, dalla storia del tango al restauro sonoro. Ha pubblicato un volume su John Coltrane, un CD-ROM sulla discografia jazz (una prima mondiale) e decine di saggi apparsi in volumi di autori vari, enciclopedie e periodici. Ha tradotto e curato numerosi libri, il più importante dei quali è la monumentale opera di Gunther Schuller, Early Jazz e The Swing Era, ambedue revisionati e aggiornati con il contributo e l'approvazione dell'Autore. Ha inoltre tradotto e aggiornato il volume di Walter Kolneder su Anton Webern. Dal 1974 è attivo come giornalista e critico: i suoi contributi sono apparsi in circa 35 periodici in Italia e all'estero. Per oltre vent'anni è stato una voce familiare per gli ascoltatori della RAI, come ideatore e conduttore di numerose trasmissioni di successo. Ha dedicato una notevole parte delle sue energie alla didattica, campo nel quale ha svolto un ruolo innovativo. Dal 1978 ha insegnato storia della musica, storia del jazz e storia delle musiche nere in numerose scuole e seminari estivi, tra cui il Conservatorio di Bari. Nel periodo 1997-99 ha insegnato a Palermo presso il Corso di orchestra jazz e direzione di orchestra jazz dell'Unione Europea al fianco di Gunther Schuller, Bill Russo e Dusko Gojkovic.

Il suo ultimo libro, «Dentro le note. Il jazz al microscopio», edito da Arcana, è un autentico regalo per addetti ai lavori e semplici appassionati, che raccoglie in una antologia 39 imperdibili articoli, ancora freschissimi, scritti da Piras tra il 1983 e il 1995 per il mensile «Musica Jazz», con l’aggiunta di un saggio inedito. Singoli brani o album vengono guardati al microscopio, analizzati, smontati e rimontati per una comprensione che entra in profondità, con quel suo linguaggio cartesiano, non privo di accenti ironici e spesso graffianti, che lo rende unico.

JAZZNOSTOP 2017 locandina

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