Luca Bragalini fa incontrare a JAZZNOSTOP il jazz e la fotografia

Pubblicato il 29 marzo 2019 • Cultura , MusicaPiazza Guglielmo Marconi, 16, 30032 Fiesso VE, Italia

Sala Consiliare di Fiesso d'Artico

venerdì 12 aprile

BLUES IN 35 MILLIMETRI

Il jazz e la fotografia

Relatore: Luca Bragalini

 

Quando il jazz lancia al mondo i suoi primi vagiti la fotografia è già una signora di mezza età. Eppure i due da subito trovano un punto di incontro, un amore che si sarebbe rinnovato decennio dopo decennio; dagli scatti dei pionieri del jazz degli anni Dieci/Venti  alle prime copertine su riviste fotografiche degli anni Trenta/Quaranta, dalle prime cover di dischi degli anni Cinquanta ai primi libri dei maestri della fotografia interamente dedicati alla musica sincopata.

Un viaggio di immagini, ma anche di suoni e alcuni di questi ultimi, come si scoprirà, assolutamente inediti...

 

NOTE BIOGRAFICHE

Luca Bragalini
E’ Docente ordinario di Storia e Analisi del Jazz presso il conservatorio de l’Aquila; si tratta, relativamente a tali discipline, della prima cattedra ministeriale in Italia conseguita per procedura comparativa per curriculum.
E’ inoltre docente di Storia del Jazz presso i conservatori di Brescia, La Spezia e Trento.
Ha insegnato in dodici conservatori e tenuto masterclass in nove (tra cui la prima cattedra di Popular Music in Italia - Conservatorio di Cuneo - e la prima cattedra in Italia di Storia e Analisi del Jazz- Biennio Superiore- Conservatorio di Adria).
Ha prestato 25 docenze in otto diversi workshop di cui tre da Direttore Didattico. (Siena Jazz, Nuoro Jazz, Orsara Jazz, Isolajazz, Arquato Jazz, Lanciano jazz e Chieti Jazz)
Come saggista ha pubblicato monografie su Miles Davis (Backbeat Edizioni), Louis Armstrong (Vanni Editore) ed ha collaborato al volume “Il Sax” (Zecchini Editore), oltre a numerosi saggi per le più prestigiose riviste specializzate.
Ha pubblicato nel 2013: "Storie poco standard. Le avventure di 12 grandi canzoni tra Broadway e jazz" (EDT) e nel 2018, sempre per EDT, “Dalla Scala ad Harlem. I sogni sinfonici di Duke Ellington”.
Come conferenziere ha rappresentato l'Italia in convegni internazionali di musicologia (tra cui Chicago 2006 e Londra 2012).
Ha scoperto opere inedite di Duke Ellington, Chet Baker e Luciano Chailly, alcune delle quali per suo interessamento sono state eseguite e registrate in prima mondiale.
E' uno dei più attivi ed apprezzati divulgatori della tradizione musicale afroamericana.