JAZZNOSTOP inizia martedì 4 aprile, iscrizioni entro il 30 marzo

Pubblicato il 23 febbraio 2017 • CulturaPiazza Guglielmo Marconi, 16, 30032 Fiesso VE, Italia

JAZZNOSTOP giunge nel 2017 alla 14a edizione ed è una rassegna musicologica e percorso d’ascolto organizzato dal Comune di Fiesso d’Artico e ideato dalla Biblioteca Primo Maggio. Alcune delle voci più autorevoli della musicologia afroamericana, in ambito nazionale e internazionale, incontrano il pubblico di Jazznostop e presentano le loro “Creature di Jazz”, come il titolo della rassegna di quest’anno lascia immaginare: Enrico Merlin, musicista e storico della musica, eclettico valoroso e inclassificabile, omaggia l’iniziativa con il racconto della sua carriera; Stefano Zenni, impareggiabile comunicatore e ricercatore, porta il suo ultimo libro e la chirurgica perizia di smontare i pregiudizi e gli stereotipi sulla musica nera; Marcello Piras, lucido e provocatorio come gli è congeniale, viene a scatenare una seria riflessione su miti e strumentalizzazioni di cui la musica è stata di volta in volta creatrice e vittima; infine Luca Bragalini, studioso diviso tra accademia e appassionata libera ricerca, chiude il ciclo con un originale ritratto della fascinosa Harlem a cui Duke Ellington dedicò una insuperata suite.

La partecipazione agli eventi, tutti in Sala Consiliare di Fiesso d’Artico alle ore 20.45, è gratuita, ma è necessaria l’iscrizione entro il 30/3/2017 a biblioteca@comune.fiessodartico.ve.it.

La realizzazione di Jazznostop è possibile grazie al sostegno di Fondazione Riviera Miranese e alla collaborazione di Veneto Jazz, Hotel Villa Giulietta e Cult Pulp Strumenti Musicali.

LE CONFERENZE

martedì 4 aprile

50+3. NEVER AGAIN

Irregolare, un’antologia, una vita

Relatore: Enrico Merlin

Chitarrista, saggista, docente, direttore artistico, trottola sonora difficile da inquadrare, irregolare per vocazione, con più di 40 incisioni in carriera. Enrico Merlin è una delle figure più anomale e prolifiche del nostro panorama musicale, amico di lunga data di Jazznostop, che per celebrare i suoi 50 anni si è preso la briga, qualche tempo fa, di autoprodurre una sua antologia con la bellezza di 50 brani, uno ad anno, raccontando il suo percorso artistico tra momenti di fortunate esposizioni e lunghe fasi di ricerca e sperimentazione. In questo incontro ripercorre allora con il pubblico il suo viaggio, con intatto slancio ed emozione, aggiungendovi le ulteriori ultime tre creature musicali, da musicista indipendente che sa ascoltare il suo e gli altri musicali mondi.

martedì 11 aprile

CHE RAZZA DI MUSICA

Jazz, blues, soul e le trappole del colore

Relatore: Stefano Zenni

Esiste una "musica nera"? E quale sarebbe la sua differenza rispetto a quella "bianca"? Sappiamo riconoscere un cantante africano americano al solo ascolto? Siamo abituati a pensare che la musica possa avere un carattere razziale, etnico o un "colore", e se vediamo un musicista nero statunitense immaginiamo che sappia swingare con più naturalezza di un bianco, o che intonerà le blue notes con sottigliezze inaccessibili a un europeo e le caricherà di un feeling, di un soul inimitabile. Ma tutto questo ha un fondamento scientifico, storico o culturale? In questa conferenza e nel suo ultimo libro Stefano Zenni affronta per la prima volta in campo aperto una materia così delicata, smontando con argomenti brillanti e aggiornati i molti pregiudizi che non solo infestano il discorso degli appassionati, ma trovano ancora ampio spazio nella critica musicale. Per farlo fa riferimento a concetti in apparenza lontani dalla musica, dal colorism al passing, e introduce stimolanti riflessioni sui rapporti fra le culture africano americana, ebraica e italiana. Attraverso un inedito approccio multidisciplinare che si muove con agilità fra i più diversi campi delle scienze storiche, biologiche e sociali, Zenni dimostra che la musica sa essere un esempio mirabile di collaborazione fra individui e comunità: uno scambio ininterrotto di idee e di risorse che trascende ogni barriera culturale o tentazione classificatoria.

martedì 18 aprile

LA FABBRICA DELLE BALLE

La storia della musica e i campi di cotone

Relatore: Marcello Piras

Fin dall’antichità gli umani hanno inventato favole sulla musica, e in particolare sulle sue origini, di solito attribuite a dèi o semidèi del tutto - o in parte - immaginari. Può sembrare strano, ma in epoca moderna l’abitudine non è scomparsa: anche il jazz, il blues o il rock sono stati avvolti con cura in un incarto di miti, cioè di menzogne. Marcello Piras sta ora scrivendo una nuova storia della musica, fondata su basi oggettive, in cui demolisce molti di questi miti e mostra in che modo si siano formati, trasmessi, consolidati e stratificati l’uno sull’altro. Emerge così, a sorpresa, come la fabbrica dei miti contemporanei sia in realtà l’erede diretta di quelle che crearono, conservarono e consolidarono i miti antichi: religioni e ideologie, nazioni e imperi si sono passati il testimone tra loro nell’usare la musica come mezzo per imporre, far radicare e diffondere le rispettive visioni del mondo. In questo, nessun potere appare senza macchia: nessuno di essi ha esitato a mentire, ingannare, falsificare, cancellare e riscrivere documenti, e perfino uccidere. L’epoca in cui viviamo è in molti casi la prima a disporre dei mezzi tecnici e concettuali per scoprire i delitti perfetti del passato lontano, o di ieri.

venerdì 28 aprile

L’HARLEM DEL DUCA

Suoni dal grande cortile

Relatore: Luca Bragalini

Nel 1950 Duke Ellington consegna la partitura di Harlem al Presidente Truman in persona.
È una suite che il Duca avrebbe eseguito sia con la sua big band sia in foggia sinfonica per tutta la vita. Era il suo grande omaggio a quel ghetto di New York che il compositore raccontava sin dagli anni Venti. Ma questa Harlem è ben altra cosa rispetto ai ritratti della Black Manhattan dei decenni precedenti. Qualcosa era cambiato nella comunità nera di New York ed il Duca ritenne di svelarlo senza riserve.
Indagine sociologica, storia della fotografia e della pittura afroamericana, musicologia, storia della letteratura nera, tutte discipline alle quali Luca Bragalini fa appello per rispondere a quesiti non ancora risolti.
 

JAZZNOSTOP 2017 locandina

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